Mi chiamo S., frequento il terzo anno di scuola superiore e fin dall'inizio dell'adolescenza per tenere a bada la mia ansia ho iniziato ad attuare una serie di riti. Ora questi miei rituali mi stanno facendo perdere un sacco di tempo e di energie, vivo costantemente nell’ansia… quando esco di casa devo prima aver controllato i libri in camera..., perché solo così non mi potrà succedere nulla di brutto nella mia giornata, se poi però mi viene un pensiero negativo devo assolutamente richiamare alla mente uno dei miei personaggi famosi preferiti, anche prima di andare a letto devo sistemare le lenzuola in un certo modo, perché solo così sono certo che riuscirò a riposare bene e conciliare il sonno. Dottoressa la prego mi aiuti Lei è la mia ultima spiaggia!
S. irrompe nel mio studio con una forte richiesta di aiuto, il suo è chiaramente un DOC il cui controllo fa perdere il controllo! Nelle sedute successive, scoprimmo che i rituali non erano in realtà solo tre ma molti di più…
Chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo ha un’irrefrenabile compulsione a mettere in atto comportamenti o pensieri in modo ripetitivo e ritualizzato, o con lo scopo di prevenire qualcosa che temo accada, o per avere apparenti protezioni contro angosce e paure incontrollate, oppure per riparare a qualcosa di accaduto o sgradevole.
Il disturbo va ad invalidare la vita, al punto di vivere perennemente in ansia, di perdere un sacco di energie fisiche e mentali, oltre a spendere molto tempo. L’età media di esordio oscilla fra 22 e 35 anni, ma può cominciare a manifestarsi gradualmente in infanzia e in adolescenza (nel caso di un bambino con un DOC viene utilizzata la terapia indiretta con i genitori).
Vediamo insieme alcuni esempi di rituali:
“ Mi sono lavato talmente bene che non posso essere infettato dal Covid”,
“ Ho pregato così bene che che non potrà accadermi nulla nella vita”,
“Ho controllato così bene che non possono esserci errori nel mio lavoro”,
“Prima di uscire di casa, ho chiuso a tre volte il frigo, ho controllato il gas, mi sono girato 3 volte a guardare la porta d’ingresso, non posso avere nessun incidente”,
“Ho ripetuto la mia frase magica per cancellare una maledizione in arrivo”
Essere attenti e meticolosi nello svolgimento di un compito è un pregio che rende rigorosi e affidabili; dover tornare su qualcosa che è stata controllata più volte perché non è sicuri di averla eseguita correttamente diventa un problema; sviluppare una compulsione irrefrenabile a ricontrollare più volte ciò che è già stato controllato, sentire il bisogno irrefrenabile di dover assolutamente dire quella particolare frase “magica”, eseguire una complicata sequenza di rituali mentali di conteggio e ordinamento dei pensieri, delle parole e degli oggetti che percepisce, diventa una patologia,.
“Spesso la paura di un male ci conduce a uno peggiore”, N. Boileau.
Come prevenire l’insorgenza?L’unica forma possibile di prevenzione consiste nel mantenersi flessibili, nella capacità di cambiare e modificare la nostra forma di pensiero e di comportamento. Prendendo come campanello di allarme quando un comportamento, un pensiero, un atteggiamento comincia a strutturarsi in modo rigido e a cui non ci si può sottrarre, divenendo inevitabile, così come la modalità di controllo inizia a diventare una modalità ridondante o costante.
Come si cura il Disturbo ossessivo compulsivo?Presentare un disturbo ossessivo compulsivo significa esibire rituali comportamentali e/o di pensiero che costituiscono una trappola psicologica dalla quale è difficile liberarsi. Essi possono arrivare a rendere la vita impossibile a chi ne soffre ma anche a chi gli sta accanto.
Curare il Disturbo Ossessivo Compulsivo in tempi brevi? Il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo è la punta di diamante della psicoterapia breve strategica. La ricerca-intervento trasversale condotta nell’arco di vent’anni e applicata a migliaia di casi mostra con chiarezza come l’88% dei casi possa essere condotto a estinguere il disturbo ossessivo compulsivo nell’arco di pochi mesi (dai 3 ai 6).
Il protocollo strutturato per questa patologia è stato esportato in tutto il mondo riscontrando risultati eccellenti anche in culture diverse dalla nostra. Solo una piccola parte di questa casistica richiede un intervento più prolungato, quando è necessario smontare gradualmente le numerose ritualizzazioni che si sono costituite.
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